Cannondale Supersix Evo, montata con SRAM Red Etap wireless e Mavic Cosmic a medio profilo: qualcosa di completamente diverso dalle altre bici provate fino ad oggi.
Questa non è una bici “endurance” studiata per riportarci a casa senza mal di collo, ma – tolto l’eTap e messo il Durace (e dubito che cambi molto) – il modello usato dai professionisti della Cannondale, che hanno esigenze un po’ diverse dalle nostre; facile quindi pensare che sia una bici molto più veloce, molto più leggera, ma anche molto più scomoda.
Tutto vero, ma fino a un certo punto.
Sulla reattività c’è poco da dire, in salita e quando si scatta sui pedali la risposta della bici è di ben altro genere rispetto a quella delle altre bici di cui abbiamo parlato finora e sul passo si ha la sensazione molto piacevole che la bici scorra via liscia liscia anche senza spingere; ma anche la Supersix Evo è pur sempre una bici, un paio di record personali li ho portati a casa dal mio giro di prova, ma ovviamente non va da sola … non ci si aspetti di guadagnare minuti a grappoli su ogni salita.
Vero anche che la bici è leggerissima (non l’ho pesata, ma la sensazione è di essere seduti su una piuma).
Vero anche che è molto più nervosa delle varie endurance e che le vibrazioni si sentono molto di più, soprattutto montando copertoncini da 23 mm. come la bici che abbiamo provato, ma è anche vero che nonostante tutto scendendo dalla bici dopo un centinaio di chilometri non avevo il minimo dolorino, a dimostrazione del fatto che la vera differenza la fa forse più una corretta posizione in sella che la natura del telaio (nel dubbio, un bel test biomeccanico conviene sempre farlo).
Quindi si, molto più veloce delle varie endurance, un po’ più veloce di una ottima bici di fascia inferiore come la Colombus Genius che abbiamo testato recentemente, molto più piacevole sentire la reazione immediata della bici ad ogni impulso, ma anche un po’ più scomoda, senza peraltro che la scomodità diventi un problema.
La vera differenza secondo me la fanno i componenti.
Una volta capito come funziona il meccanismo (leva destra per buttar giù dietro, leva sinistra per alleggerire, le due leve contemporaneamente per cambiare corona), lo SRAM Red Etape è perfetto (è peraltro il minimo che si possa pretendere da un gruppo da 3.000 euro) e da l’impressione che il sistema di cambio a solo due leve sia decisamente il più pratico d’inverno con i guanti; tra Mavic Cosmic e freni SRAM Red, la frenata è eccellente anche su strade bagnate, forse addirittura meglio di quella con ruote in alluminio e non lontanissima dai freni a disco (di certo niente a che vedere con i soliti problemi da frenate con il carbonio).
Quindi, consigliata o no ?
Il discorso, come sempre, è il prezzo; stiamo parlando di un giochino da 7.000 euro, come molti di voi avranno già indovinato con un margine di errore di qualche centinaio di euro; vale la pena spenderli ?
La mia impressione è che quando si supera la soglia dei 4.000 euro ad ogni aumento di livello l’aumento di prezzo rimanga stabile, mentre le differenze di qualità e prestazioni si assottiglino sempre più … la differenza può essere quel minimo di reattività allo scatto in più, che per un professionista può significare la differenza tra un primo e un secondo posto in volata, oppure una maggiore precisione tirando curvoni in discesa a 90 km/h, ma dubito che per un peones qualunque fare lo Stelvio con la Cannondale Supersix Evo o con una bici di fascia media come la Columbus Genius o la mia Hersh Speed Race incida sensibilmente sulla prestazione.
A ciascuno quindi, come ovvio, decidere come spendere i soldi che ha: se volesse usarli per comprare la Cannondale Supersix Evo avrà un’ottima bici, di cui difficilmente si pentirà; se si volesse “accontentare” della Columbus Genius si divertirà allo stesso modo e se venisse staccato dagli amici non credo sarà colpa della bici (al massimo usi l’accortezza di non scommettere birre sulle volate sotto casa, se l’avversario avesse una Supersix).
Ovviamente poi il prezzo dipende anche dai componenti; con uno SRAM Force meccanico, peraltro ottimo, invece del Red eTap, si risparmiano già 2.000 euro circa e così via componente per componente, fino ad arrivare a prezzi molto più abbordabili senza perdere qualità determinanti.
Si ringrazia la Cicli Ferca per la collaborazione.
[…] cronaca: Alessandro Basso legge il mio post sulla Cannondale Superxsix Evo, legge i miei dubbi sul fatto che valga la pena spendere 7.000 euro per una bici e raccoglie la […]
[…] etc.), un po’ tantino rispetto ad altre bici della stessa fascia di prezzo (ad esempio la Cannondale Supersix Evo montata eTap); guidandola, ti rendi invece conto che se pur essendo relativamente pesante per gli […]