Pedalare in Calabria è stata una scoperta inattesa e sorprendente. Panorami mozzafiato, una costiera che alterna grotte e capi a baie di un limpido blu, boschi fatati nel parco del pollino, borghi arroccati su ripide colline, persone generose nell’accoglienza. Abbiamo pedalato per sette giorni, scortati e guidati dagli amici della S.C. Terùn (sì proprio Terùn, a sfatare questo termine dispregiativo), con Maurizio Fondriest, Andrea Tonti della Bike Division Tour Operator, e tanti amici. Una cavalcata tra mare e montagne, su strade ben tenute, salite con panorami mozzafiato. Da Scalea al Cristo di Maratea, sino a Orsomando, nella zona dei cedri, in gruppo uniti dalla meraviglia e dalla fatica delle ripide salite, Veneti, Lombardi, Marchigiani, Campani, Calabresi, e persino statunitensi arrivati apposta da Palo Alto in California.
Ma la sorpresa più inattesa è stata la bellissima gran fondo Terùn (www.granfondoterun.it,
https://www.facebook.com/granfondoterun/), organizzata e preparata con una cura che fa invidia alle più blasonate manifestazioni: strade preparate con cura, buche chiuse e tratti asfaltati appositamente, un servizio di polizia attento e onnipresente in strada, assistenza perfetta, ristori ricchi con persone sorridenti e attente. Persino acqua offerta dalle moto di scorta lungo il percorso, a mitigare il caldo sulle ultime rampe. Circa 2000 metri di dislivello su 125 chilometri di saliscendi. Pasta party, concerto serale e premi per tutte le categorie. Una manifestazione davvero speciale, che ci ha catturati per l’amore con cui è stata preparata dai nostri ormai nuovi amici Rossano, Franco e tutti i ragazzi e le ragazze della SC Terun. Che ci aspettano in tanti per la prossima edizione e, se ci capitasse di passare da Palo Alto, nell’omonimo ristorante dove Franco ci preparerà un fantastico pranzo alla calabrese.
Articolo della nostra amica Elena
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