Non serve nessuna introduzione nè bisogna prenderla larga, i copertoni Vittoria in Graphene sono una figata e valgono addirittura tutti i 69 € che ci vogliono per il copertoncino, ma questo lo capisci già dal packaging, che sostiene il livello altissimo del prodotto. Non le hai ancora provate e già ti danno grandissima soddisfazione per il look diverso che conferiscono alla bici, sopratutto a mio parere su ruote in carbonio a profilo alto, sulle quali il contrasto vintage/moderno da un effetto strano ma particolarmente piacevole. Come tutte le volte che provo nuovi componenti, salgo in bici pensando che è solo un vezzo, e che non cambierà nulla, e mi chiedo se questa volta possa essere diverso. Gonfio le gomme secondo la pressione che, inseriti i miei parametri, l’app per iPhone di Vittoria mi consiglia (nota di demerito, l’app non un granchè) e salto in sella. Rimanendo ancora sul puro lato estetico, anche da ‘sopra’ la bici mi piace una casino, con quella spalla color champagne e il copertoncino da 25mm che monto per la prima volta. Dopo poche pedalate mi rendo conto che la sensazione è pazzesca e non posso pensare sia solo suggestione o merito del maggior diametro. Sembra di galleggiare e che le vibrazioni siano ridotte a zero, la scorrevolezza è incredibile, ed ho quello stesso stupore che ebbi quando cambiai i cerchi per delle ruote di altra fascia. I nuovi Vittoria Graphene non passano inosservati trai mie compagni di uscita, e ne decanto le qualità (quasi impossibile forare) e la durata dichiarata di 6.000 km, che le porterebbero a diventare lo standard per ogni cicloturista, qualora avessero le risorse per supportare la comunicazione a livello di Marketing contro colossi come Specialized.
Pedaliamo per circa 110 km, facendo tra le altre la salita dell’Ardena, 3 km al 6% da imboccare da Brusimpiano, e la Collina d’oro sopra Lugano e dopo aver decantato le proprietà del Graphene, buco in discesa tra le risate di tutti, per scoprire che avevo montato male la camera d’aria che è poi esplosa. Il video seguente, fatto in un albergo, dimostra come effettivamente il Graphene diminuisca notevolmente il rischio di pizzicatura.
Il voto finale del nostro test è 10 e lode, e posso affermare con certezza che non avrò più altro copertoncino al di fuori di loro (qualora fosse confermata la durata).
[…] in picchiata verso Tirano godendo di una discesa bellissima, scorrevole e guidabile, con le Vittoria in grafene che ancora una volta si dimostrano eccezionali per scorrevolezza e tenuta. Chissà a quanto sto […]
Ciao, hai provato solo il copertoncino o anche il tubolare per caso?
Ciao,
abbiamo provato il tubolare ma abbiamo “tagliato” subito, la sensazione è che la versione tubolare sia veramente delicato e dedicato alle gare.
Grazie davvero, come copertoncini sei non li hai già provati…potresti testare i Michelin Power Competition da 25″. Quei 10 watt risparmiati sulla carta io li riscontro anche realmente sulla strada.
Come tubolari mi sa che invece m’orienterò sui Veloflex Roubaix a sto punto,i Corsa Graphene tubolari infatti non sei il primo che li buca dopo pochissimi km. Ciao.
Ciao,
qual’è la larghezza effettiva in mm?
Vorrei montare il 25 su un cerchio largo 17 e la forcella ha 27 mm di luce.
Grazie
mmmmhhhh mi entri troppo nel tecnico…io li ho montati su una bici 2011 quindi fatta per avere i 23. non avevamo così tanta aria ma ci stavano.