E’ stata presentata ufficialmente alla presenza delle autorità cittadine, Linus compreso, e del Presidente della FCI Di Rocco la Vodafone Milano Ride (8 – 10 settembre), 3 giorni di eventi collegati alla bicicletta con la tanto attesa Gran Fondo di Milano – Dejay 100 come gran finale; con un simile spiegamento di forze e Vodafone come sponsor, questa volta si può credere per davvero che la Gran Fondo di Milano si faccia (tocchiamoci scaramanticamente, comunque).

Ecco il programma:

8.9 – gara di fixie (bici a scatto fisso) davanti al Vigorelli, organizzata in collaborazione con il Red Hook Criterium;

9.9 – manifestazione di BMX e gara di Urban MTB nell’area City Life; in serata concorso di brevi documentari in collaborazione con il Bike Film Festival;

10.9 – Dejay 100, gran fondo con partenza e arrivo nel piazzale davanti al Vigorelli (Vigorelli, Piazza Castello, ritorno in Corso Sempione, Magenta, Abbiategrasso, Rozzano e ritorno al Vigorelli), circa 100 km, tutti pianeggianti; contemporaneamente, pedalata di 20 km dedicata alle famiglie. Stand ed esposizioni in zona Vigorelli.

Che dire ?

Secondo me se si vuol fare una gran fondo metropolitana bisogna puntare sulla città, che – una volta tolto il traffico – può essere uno scenario affascinante per una pedalata tanto quanto un ambiente naturale (ovviamente a condizione che la città sia bella e su questo Milano non ha niente da invidiare a nessuno, anche se forse tra selciato e rotaie del tram non è molto adatta ad una gara in bici).

E’ d’altra parte ovvio che se sei a Milano non puoi metterti a fare la gara alla ricerca del paesaggio naturale più bello con le altre gran fondo ; al confronto con la Maratona delle Dolomiti (giusto per citare il massimo) perderai sempre. Se sei a Milano (o a Londra o a Berlino), così come hanno fatto a Londra e Berlino, devi puntare sull’unicità di quello che hai a disposizione, ciò la bellezza della città; la cosa migliore quindi è scegliere le strade più rappresentative di Milano, togliere il traffico e dare a noi ciclisti la possibilità di essere protagonisti dove di solito siamo vittime del traffico, di apprezzare contemporaneamente il fascino della velocità e la bellezza della città (obiettivo perfettamente raggiunto dalla London Prudential).

Se ci riesci, come per Londra e Berlino,  a molti la gran fondo di Milano piacerà quanto la Maratona delle Dolomiti pur nella loro diversità.

E’ quello che sembra abbiano voluto fare gli organizzatori della Deejay 100, con la partenza dal mitico Vigorelli, un giro attorno al Castello Sforzesco e l’uscita verso la campagna che, come dicevamo parlando della Nerviano, è bella anche appena fuori Milano.

Giusto quindi pensare ad un percorso di 100 km, sostanzialmente senza dislivello, perfetto per contenere il divario tra i primi e gli ultimi e quindi ridurre ad un livello accettabile i disagi al traffico (nel comunicato ufficiale non se ne parla, ma do per scontato la chiusura integrale al traffico, come peraltro per tutte le maratone e mezze maratone milanesi, altrimenti sarebbe un casino); interessante il percorso cittadino, anche se dei punti rappresentativi di Milano si tocca solo il Parco Sempione (oltre al Vigorelli); bella (e direi doverosa) l’idea di puntare sulla campagna ed Abbiategrasso per poi risalire dai Navigli; ottima anche la scelta del 10 settembre, quando il clima sarà ancora bello e le scorie delle vacanze estive renderanno perfetto un giro pianeggiante di soli 100 km, che nel pieno della stagione a molti starebbe stretto.

Secondo me questa è un’idea di gran fondo metropolitana che ha un senso ed una logica, a differenza di progetti passati in cui con giri lunghissimi fuori Milano e/o con partenza ed arrivo dalla prima periferia si perdeva del tutto lo spirito metropolitano.

Se poi aggiungiamo il Red Hook Criterium e gli altri eventi collaterali … manifestazione promossa a pieni voti !

Come per tutte le manifestazioni cittadine, saranno peraltro gli stessi cittadini a decretarne il successo. Se i partecipanti passeranno tra due ali di folla che lo inciteranno per nome, come alla Maratona di New York e alla London Prudential, il ricordo della granfondo sarà memorabile, se invece passeranno attorno a due ali di automobilisti che suonano inferociti il clacson per reclamare il loro diritto ad arrivare in macchina dal panettiere, come successo al passaggio per Como del Lombardia, i ricordi saranno ben altri.

La speranza ovviamente è che la Deejay 100 diventi una festa per tutta la città, che in caso di successo il percorso possa toccare ancora più punti rappresentativi di Milano (rotaie del tram permettendo) e che tutte le manifestazioni fuori dal Vigorelli si possano presto tenere dentro il Vigorelli.

 

AGGIORNAMENTO: manifestazione spostata al 22- 23- 24 settembre.

 

 

Posted by Simo

Sono Simone Frassi, comasco, avvocato civilista, viaggiatore (www.2wd.it), delle bici mi piace tutto, l'allenamento duro, le passeggiate senza fretta con gli amici, l'oretta in pausa pranzo, gli assalti ai miei PR su Strava, le chiacchierate in sella, la ricerca di strade nuove, le gare dei pro, le nuove tendenze di stile, le gite in mtb, l'esplorazione delle città in bici; le uniche cose che non sopporto sono l'agonismo di chi alle GF è pronto a tutto per guadagnare la posizione in classifica che gli consentirà di arrivare 3.000mo e (pur rendendomi conto benissimo che non sono fatti miei) la mancanza di ispirazione chi fa sempre lo stesso giro, come un criceto sulla una ruota (salvo che si tratti di girare a 40 km/h sul circuito di Monza). Email: simo@bklk.it Strava: https://www.strava.com/athletes/807017

One Comment

  1. […] aspettative della vigilia, anche per la modifica del percorso nel rientro a Milano che ha del tutto eliminato i Navigli, […]

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