3529 metri di dislivello in 178 km. Arrivo agli oltre 2.300 metri dell’Izoard. Possiamo non essere trai 15.000 partecipanti della 27esima edizione, dopo averne esaltato la versione 2016?

 

Se Jaques Goddet descrisse quello che per noi sarà l’ultima salita come “Così terribilmente faticosa da essere terrificante“, quali saranno i nostri commenti?

Partenza da Briancon, primi 100 km “facili”, che ingolosiranno tutti gli “scemi” come te, portandoli a spendere energie che poi non avranno dopo il passaggio a Barcelonnette, che sarà il preludio alla prima vera salita, il Col de Vars a 2.109 metri.

L’arrivo all’Izoard avrà il grosso vantaggio di permettere un rientro in albergo dopo l’arrivo in discesa: 20 km di relax per ritornare a Briancon e godersi la tradizionale birra a pochi passi dall’albergo.

Consiglio per i naviganti: non rincorrete la chimera dell’iscrizione alla maratona dles dolomites, e godetevi la pedalata con i 15.000 dell’etape, con un organizzazione ed un villaggio di un livello da pro; quest’anno chi scaricherà l’app e la userà per i propri allenamenti, dimostrando prestazioni da prime griglie, potrà ottenere l’avanzamento. Ancora una volta, chapeaux!

 

#letapedutour: chapeaux!

Posted by Gio

Terzino sinistro per indole, ciclista per esigenze di salute, comincia a pedalare dopo aver sfondato la soglia dei 100 kg. Si appassiona alla bici e tenta di dimagrire per andare meno piano in salita. Ossessionato dalla tecnologia scopre Strava, dal quale sta tentando di disintossicarsi. Pedala sua una BMC RoadMachine con Campy Record EPS Disc e Bora.

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