C’è una cosa del mondo della tecnologia, che amo particolarmente, che mi fa incazzare: se non compri il prodotto esattamente il giorno che viene presentato ma aspetti anche solo 2 mesi, compri di fatto un prodotto obsoleto, visto che meno di un anno dopo ne uscirà la nuova versione. Se a gennaio compri l’iPhone, fai un errore: a settembre esce quello nuovo. Si ok, ma l’hanno presentato 3 mesi fa. Cosa faccio, aspetto o lo prendo? Ecco, questo è esattamente quanto sta succedendo nel mondo del ciclismo, ed è tipico di un mondo in cui la tecnologia fa passi velocissimi, a volte inutili, aggiungendo funzionalità richieste più dal marketing che dal mercato, portando di fatto ad influenzare la tua scelta. Ho cominciato ad andare in bici nel 2007 e non esistevamo i GPS, adesso Garmin ne sforna almeno un modello all’anno.
La presentazione della Pinarello con gruppo SRAM Red Wireless mi ha portato a fare questo ragionamento: ma come, il gruppo elettronico “classico”, che stavo aspettando a comprare, è già diventato vecchio, perché non è wireless? Io aspettavo che venisse perfezionato ed è già stato mandato in pensione?
Non mi piace per niente l’obsolescenza programmata dalle case costruttrici, che ti porta, volente o nolente, a cambiare troppo velocemente, ma ancora peggio, a comprare con il terrore di sapere cosa uscirà il mese dopo, rendendo vecchio il tuo acquisto e facendogli anche perdere di valore; l’anno prossimo compio 40 anni, la mia BMC ne avrà 7, ci potrebbe anche stare farsi come regalo una bici nuova, ma come? I dischi saranno già sdoganati, testati, efficaci? L’Ultegra elettronico non si scaricherà più? E Shimano non starà per presentare la versione wireless per seguire le innovazioni di SRAM?
Non la comprerò, perché sarà in un momento in cui troppe cose stanno cambiando, e dopo qualche mese rischierò di essere l’unico scemo del gruppo con la bici senza ABS.
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