Durante un viaggio di lavoro a Londra, sono riuscito a ricavarmi una mezz’ora a Soho per visitare il negozio Rapha. Era il giorno prima del Black Friday per cui sono riuscito anche a sfruttare qualche promozione anticipata.

Prima di tutto vorrei chiarire che non si tratta di un negozio tradizionale, ma è un locale dove si respira aria di ciclismo in ogni dettaglio: la password del wi-fi è pantani75 #perdire. Mi sono seduto al tavolo a prendere un cappuccino e caso vuole che dopo aver preso la Gazzetta dello Sport (!) per leggere i commenti della partita della sera prima, parta l’allarme anti-incendio: tutti fuori e la mia voglia di shopping sfrenato contenuta a stento.

rapha2Poco male, torno dopo 5 minuti e mi risiedo a scoprire i dettagli del negozio: bici appese degli astanti e dei commessi, bar dove bere e sedersi a parlare con gli altri soci del club (perché il negozio è anche un club Rapha che organizza eventi e uscite di gruppo), abbigliamento appeso come nella più esclusiva boutique di moda, camerini ricavati da van aperti e riconverti allo scopo. Insomma tutto molto curato e ben presentato.

Finisco anche in qualche foto di persone che come me sembrano affascinate dall’aria che si respira. Prendo una maglia della linea Brevet e un paio di calze #maipiùsenza. Certo non sono i prodotti più economici e non avendo esperienza non so nemmeno se il rapporto qualità/prezzo sia giustificato, di certo con lo sconto del 30% mi pare che il prezzo sia competitivo e che l’esperienza e il servizio all’altezza.

Scopro poi che l’abbigliamento beneficia anche della possibilità di essere riparato in caso di incidenti e sostituito se col tempo si dovesse dimagrire così tanto da dover cambiare taglia. Insomma cura del cliente e dettagli che giustificano il mark-up sul prodotto per un target di quarantenni barbuti in cui mi ritrovo perfettamente…

Posted by Max

Ciclista da quando è nato. Ha provato la sua prima bici da corsa nel 2015 perché si erano esauriti gli sport da lui praticabili e ne è rimasto folgorato: "posso tornare a fare sport senza soffrire di tendinopatia!", per poi tornare a soffrire sulle salite attorno al lago di Como. Lavora in aziende digitali da vent'anni e pratica anche la vela (senza soffrire). Ha una Wilier GTR 2015, una Passoni XXTi Campy Super Record + Bora e una Canyon Neuron. Scrivigli a max@bklk.it

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