Potevamo stupirvi con numeri sensazionali come quelli riportati nei vari comunicati stampa o raccontarvi come l’esperienza di Michelin in motoGP sia stata portata nel mondo del ciclismo, ma preferiamo andare dritti al punto: cosa si chiede ad un copertoncino? Che sia veloce, che abbia un buon grip, che protegga dalle forature e che duri tanto.
E allora, vediamo:
Velocità: secondo un test di laboratorio fatto da Bike Radar, è il copertoncino più veloce sul mercato; non so quanto il test sia scientificamente attendibile, ma è comunque ovvio che se anche non fosse il primo in classifica sarebbe comunque tra i più veloci. La mia sensazione, senza dubbio ancor meno attendibile del test di Bike Radar, è che siano davvero scorrevoli e, contemporaneamente, comodi.
Grip: anche qui si tratta solo di sensazioni; la mia è comunque ottima, i Michelin Power Competition mi hanno sempre dato una sensazione di stabilità ed aderenza, sia in discesa che in curva, anche su strade invernali umide. Bello pedalare sentendosi sicuri.
Durata: sul battistrada c’è un indicatore di usura, che segnala il livello di usura del battistrada (Tread Wear Indicator – TWI). In parole povere sono due buchini sul battistrada, “limati” i quali il copertoncino è a fine corsa; io ci sono arrivato dopo 3.261 km (ed il battistrada era davvero alla fine), chiusi in bellezza con una scalata al Gavia da Ponte di Legno, giusto per dare un’idea degli asfalti che quelle povere gomme hanno dovuto sopportare per 3.000 km.
Forature: in 3.261 km, nessuna … la mia esperienza è certamente poco per fare statistica, ma è comunque un dato di fatto.
Per i maniaci del peso, è uno copertoncini dei più leggeri sul mercato, il che significa risparmiare una buona trentina di grammi rispetto ai più pesanti; se si entrasse in questo vortice, peraltro, dovremmo farci mille seghe mentali anche sul peso delle zip delle magliette, delle borracce vuote e di tutto quello che ci mettiamo in tasca prima di uscire … accontentiamoci degli altri pregi delle Michelin Power Competition, che sono più che sufficienti, se no non ne usciamo più!
In conclusione, che sia per merito dell’esperienza in motoGP o meno, i Power Competition sono copertoncini davvero eccellenti a prezzi ragionevoli (si trovano a partire da circa € 40, in linea con i top di gamma di tutte le maggiori marche); confermate integralmente le ottime impressioni avute ad inizio test.
Ciao, ho visto solo ora che avevi già testato i Michelin Power Competition, e devo ammettere che anche io ho avuto le tue stesse impressioni. Tra l’altro, dati al Garmin, senza prove scientifiche da banco, io son (realmente) più veloce con questi copertoncini su ruote in alluminio (Vision trimax 30 2017)che con tubolari su ruote in carbonio (Vision Metron 55 + Yishunbike SL 50mm). E sta cosa non è che mi faccia del tutto piacere, cioè, arrivo al dunque: ancora non ho trovato un tubolare così OTTIMO come il copertoncino Michelin! Michelin ha fatto anni fa il tubolare PRO 4 ma non è paragonabile al Power Competition come scorrevolezza da quel che sento. Come tubolari monto ora Continental Attack/Force + Competition, sono buoni ma penso che i Veloflex siano meglio dei Vittoria Corsa G+. Come scrivevo nella tua recensione dei Vittoria G+ penso che i Graphene vanno bene solo per la versione copertoncino, per tubolare ho letto di troppe forature. Quindi penso proprio che i prossimi saranno i Velofex Roubaix/Arenberg (cambia soltanto il colore) che sono quelli che usa anche Giacomo Nizzolo #perdire 🙂
Confesso che sono 30 anni che non monto un tubolare (per scelta), ma ho visto test secondo cui i copertoncini sono addirittura più veloci in alcuni casi o al limite pagano un’inizia ai tubolari anche in termini di velocità. Che poi un buon cerchio in alluminio con ottime gomme vada meglio di un cerchio medio in carbonio non stento a crederlo … a volte spendendo la metà non cambia davvero molto.