Ieri 160Km, con la batteria del GPS che dopo due uscite in bici e qualche altra attività mi molla: non sono bravo a ricordarmi di caricare le batterie dei miei aggeggi elettronici, per questo il mio telefono ha 4 batterie di scorta. Qui la traccia di Strava.

Partiamo in gruppo e iniziamo ad andare veloci, almeno per le mie gambe, fin da subito. A Lecco arriviamo in 4 tenendo una media di quasi 40Kmh sul tratto di superstrada che siamo obbligati a percorrere per entrare a Lecco da Mandello. Medie alte per me, che pago arrivando stanchissimo a Valmadrera. Per fortuna ci fermiamo per un veloce ristoro e ripartiamo per completare il giro lungo del lago di Como.

Arrivo a Bellagio con delle medie che continuano a essere fuori dalla mia portata, stanco. Valico l’ultima salita e inizio la discesa. Su un tornante con fondo bagnato perdo la ruota davanti e cado. C’è sempre una prima volta. Nulla di che, andavo piano, solo una piccola escoriazione alla gamba e pantaloni da ricucire. Chi stava dietro di me dice che andassi troppo veloce per il fondo dell’asfalto, che in effetti era molto bagnato. Riprendo la bici un po’ scosso, che ovviamente ho cercato di salvare più delle mie gambe e delle mie braccia. Si è piegato il forcellino, poco male lo cambierò, però che fastidio il rumore del cambio che gratta per tutto il tragitto di rientro a Como.

Posted by Max

Ciclista da quando è nato. Ha provato la sua prima bici da corsa nel 2015 perché si erano esauriti gli sport da lui praticabili e ne è rimasto folgorato: "posso tornare a fare sport senza soffrire di tendinopatia!", per poi tornare a soffrire sulle salite attorno al lago di Como. Lavora in aziende digitali da vent'anni e pratica anche la vela (senza soffrire). Ha una Wilier GTR 2015, una Passoni XXTi Campy Super Record + Bora e una Canyon Neuron. Scrivigli a max@bklk.it

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