La novecolli con l’edizione 2015 entra di gran diritto negli eventi sportivi amatoriali più importanti del mondo, non che prima non lo fosse, con i suoi 13.000 partecipanti e le oltre 40 edizioni. La corsa all’iscrizione e la delusione di chi non è riuscito a iscriversi, la necessità dell’odioso pacchetto del tour operator la mette al pari della maratona dles dolomites, prudential london e le classiche del nord, giusto per citarne alcuni.
Preso atto della situazione, mi segno in agenda il ‘click event’ e disdico un appuntamento che avevo in agenda proprio alle 10. Credo sia un eccesso di prudenza, ma il weekend della novecolli, che farò nel 2016 per la settima volta, è qualcosa a cui non riesco a rinunciare, sia per l’evento che per l’atmosfera di cesenatico, per porto canale e per la piadina al chiosco che fu della madre di Pantani dopo l’arrivo. Ore 10:01, sono iscritto. Ore 10:04 iscrizioni terminate. 9.000 pettorali, dicono, bruciati in 4 minuti.
In realtà è una pagliacciata che non rende giustizia allo spirito dell’evento: se scrivi a qualsiasi albergo ti procurano loro il pettorale e l’iscrizione è cosa fatta, funzionale all’indotto turistico. Tutto legittimo, ma il gusto romantico del romagnolo ospitale un pò si guasta, come fosse un ligure qualsiasi.
La piccola amarezza per quanto sopra viene mitigata dalla scoperta che le 8h 55m corse l’anno scorso sotto la pioggia battente hanno portato ad una medaglia particolare: l’anno prossimo partirò, per merito, nella griglia bianca, quella dove ci sono quelli che vanno forte.
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