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La mtb dopo la due giorni sotto l’acqua

Un solvente per bici non era certo l’argomento elettrizzante di cui sognavo di parlare quando abbiamo aperto il blog; un argomento di cui invece mi fa piacere parlare è l’ecologia, visto che gran parte della bellezza del ciclismo dipende dalla bellezza  del paesaggio in cui si pedala e quindi dalla tutela dell’ambiente (lo scrivo anche con la speranza che chi ha la brutta abitudine di buttare per strada la carte delle barrette o le borracce mi stia leggendo attentamente e si faccia un bell’esame di coscienza).

Quindi, se il sapone fosse ecologico, varrebbe la pena di fare un’eccezione.

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Pignone e catena dopo il trattamento “spruzzata + risciacquata”

E allora parliamo di ResolvBike: secondo il “bugiardino”, è biodegradabile al 100% in quanto usa materie prime naturali e completamente biodegradabili provenienti dai paesi nordici, che quanto ad ecologia hanno molto da insegnarci (questo lo aggiungo io, il bugiardino è ovviamente molto più diplomatico), e non contiene sostanze caustiche né acide; ciò significa rispetto per l’ambiente e, se vogliamo pensare al nostro vantaggio personale, la possibilità di usarlo anche nel proprio giardino o su superfici dove l’acqua viene raccolta in pozzi perdenti senza avvelenarci da soli e senza inalare sostanze tossiche.

Anche i flaconi sono completamente riciclabili e, per minimizzare gli sprechi, riutilizzabili acquistando dei semplici flaconi di ricarica; inoltre, è tutto made in Italy, che – campanilismo a parte – vuol dire riduzione dei costi e delle emissioni per il trasporto.

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Il pignone della bici da corsa (lo so, me ne dovrei vergognare) …

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… e dopo il trattamento. Anche qui solo spruzzata e risciacquata.

E, nonostante la rinuncia ai prodotti chimici più fetidi, funziona !

Basta una spruzzata su telaio, catena, corona e/o pignoni, un minutino di attesa, una sciacquata anche senza strofinare e tutto torna pulito; anche dopo una 2 gg. in mountain bike tra pioggia e fango è bastata una spruzzatina e una risciacquata per tirare a nuovo catena, pignori e telaio.

Sempre secondo il bugiardino, il miracolo è fatto dalla Tecnologia Nanotech, che dovrebbe garantire una maggiore brillantezza alle superfici e soprattutto lascia sulla bici una pellicola sulla quale all’uscita dopo la sporcizia aderirà meno facilmente (se foste interessati anche ad una nota da casalinga disperata, aggiungo che da un’asciugatura senza aloni) .

Ovviamente non ho verificato e non saprei verificare personalmente nessuna delle informazioni del bugiardino; mi piace però pensare che scegliendo Resolvbike darò il mio modesto contributo affinché quando tornerò alla Mallorca 312 le acque del mare siano ancora cristalline.

Posted by Simo

Sono Simone Frassi, comasco, avvocato civilista, viaggiatore (www.2wd.it), delle bici mi piace tutto, l'allenamento duro, le passeggiate senza fretta con gli amici, l'oretta in pausa pranzo, gli assalti ai miei PR su Strava, le chiacchierate in sella, la ricerca di strade nuove, le gare dei pro, le nuove tendenze di stile, le gite in mtb, l'esplorazione delle città in bici; le uniche cose che non sopporto sono l'agonismo di chi alle GF è pronto a tutto per guadagnare la posizione in classifica che gli consentirà di arrivare 3.000mo e (pur rendendomi conto benissimo che non sono fatti miei) la mancanza di ispirazione chi fa sempre lo stesso giro, come un criceto sulla una ruota (salvo che si tratti di girare a 40 km/h sul circuito di Monza). Email: simo@bklk.it Strava: https://www.strava.com/athletes/807017

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