Provare le bici da strada mi accende quasi sempre dei facili entusiasmi, finisco quasi sempre per innamorarmi del mezzo, non so se perchè le diverse sensazioni che dà una bici sulla quale non sono mai salito prima le interpreto, a prescindere, come migliori, o perchè l’effetto psicologico di una bici nuova mi porta l’euforia che aiuta la prestazione.

La Ultimate disc la aspettavo da tempo, un pò perchè mi ero entusiasmato con la Endurace, sorella accomodante della bestia da salita che, oltre al sottoscritto, viene fornita a Nairo Quintana, per intendersi.

La prima curiosità è puramente estetica: il disco lo trovo particolarmente piacevole sulle Endurace, dove fa il paio con 28”, ma alle volte sembra ancora un po’ decontestualizzato sulle bici da salita, ma non è questo il caso della Canyon Ultimate. Nera opaca, scritte tono su tono, aria cattiva di chi non ti sta accompagnando a cazzeggiare ma vuole essere “menata” sulle salite, senza timore reverenziale. Per la novecolli l’avevo testa nella sua versione grigia metallizzata, stile freccia d’argento per intendersi, e l’avevo preferita, nonostante i caliper; questione di gusti.

L’unboxing ed il montaggio si fanno velocemente, forti delle esperienze precedenti. Siamo pronti per lottare al suo fianco in Val d’Intelvi in salita, in Valmara con il suo 20% in discesa.

L’allestimento è quello base, con l’Ultegra meccanico che è sempre il miglior compromesso qualità prezzo, e ruote DTSwiss in alluminio a profilo basso che mi fanno storcere il naso, abituato alle mie Bora che obiettivamente sono di un altro pianeta.

La sensazione iniziale, in pianura, non è da effetto WOW ed è imputabile in gran parte alle ruote. La musica cambia appena la strada raggiunge il +5%: seduto in sella sento la bici seguirmi, con lo stesso senso di appagamento che ricordavo sulla Endurace, ma la vera differenza emerge in piedi sui pedali, dove il carro posteriore e le geometrie più corsaiole non si nascondono più, restituendo senza compromessi ogni kw che esce dalle nostre gambe.

Con l’allestimento base che, importante ricordarlo, ti permette di portare a casa la “stessa bici” che ha vinto il tour a meno di 3.000 € (oggi in offerta a 2.399 €!), si ha, obiettivamente, per le mani una bici della madonna.

Per chi non è un pro rimango sempre convinto che le differenze, quando non macroscopiche, sono più nelle sensazioni che nelle prestazioni, ed è quello che più conta, per chi cerca la sensazione di volare, e non il secondo in meno.

Avevo scritto meraviglie della Endurace dopo averla usata qualche mese, pensando sarebbe stata la bici definitiva per l’amatore medio e non mi sento di sbugiardare quanto detto. La Ultimate è comoda anche sulle lunghissime percorrenze, e con i copertoni da 28” e mezza atmosfera in meno sicuramente non paga dazio in caso di 6/7 ore in sella.

Se dovessi trovare una chiave per consigliare nella scelta tra Ultimate e Endurace, direi che la prima ti regala un pizzico di libidine in più quando ne hai, e se ne hai, se spingi in piedi sui pedali. La seconda ti consente di passare ore e ore in sella senza nessun problema posturale (leggasi collo e schiena), cosa che non mi capitava da quando scorrazzavo in BMX da bambino.

La faccio ancora più facile? Ultimate fino ai 40 anni, Endurace oltre.
Tutto questo, finchè il motore è nelle gambe e non nella forza di gravità.

Quando le pendenze sono negative, mi sono stufato di ribadire che il disco, che si porta dietro il perno passante, cambia la vita.
Preciso, perentorio, rigido, sensibile. Tu amatore che vuoi ancora i caliper, non ha mai provato un disco o non sei onesto.

Vogliamo trovare un difetto? Rischi di prendere troppa confidenza, pericolosamente, in discesa.

Posted by Gio

Terzino sinistro per indole, ciclista per esigenze di salute, comincia a pedalare dopo aver sfondato la soglia dei 100 kg. Si appassiona alla bici e tenta di dimagrire per andare meno piano in salita. Ossessionato dalla tecnologia scopre Strava, dal quale sta tentando di disintossicarsi. Pedala sua una BMC RoadMachine con Campy Record EPS Disc e Bora.

One Comment

  1. All’alba dei 47, con la Endurace magma red ho fatto quindinla scelta migliore

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