Dalla prima elementare alla maturità sono stato tormentato dallo stesso ritornello: “il ragazzo è dotato, è che non si applica, fa proprio il minimo indispensabile !”.
Con le Vittoria Corsa Graphene finalmente la musica cambia. Della struttura del copertoncino, del TPI, delle mescole usate per il battistrada e delle proprietà rivoluzionarie del Graphene non ne so niente e se anche provassero a spiegarmelo facendomi una Idiot’s Guide to Tyres non ci capirei niente.
Il ragazzo per queste cose non è per niente dotato, non è colpa sua se madre natura non gli ha dato un’intelligenza adatta a capire questioni tecniche; in compenso, si è applicato parecchio: ha montato i copertoncini Vittoria Corsa Graphene 25mm ad aprile per la Mallorca 312, ci ha fatto altre 3 granfondo ed altri 4.000 km con un dislivello di circa 90.000 mt. in salita ed altrettanti in discesa, li ha usati all’Autodromo di Monza e su strade sterrate, su asfalti nuovi e su stradine di montagna malmesse, a 5 ed a 35 °C, con il sole e sotto la pioggia, li ha tirati piatti ed ora finalmente può parlarne con la coscienza a posto di chi ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità fare.
Quindi, come dicevamo, visto che la mia impostazione mentale non consente alcun commento dotto, parliamo di sensazioni: quella di scorrevolezza dei Vittoria Corsa Graphene è incredibile, imparagonabile a qualsiasi altro copertoncino provato in 20 anni di ciclismo, soprattutto (opinione mia) se vengono gonfiati ad una pressione leggermente inferiore a quella consigliata dall’app Vittoria; la tenuta in frenata, testata grazie ad una vecchietta che mi si è buttata sotto le ruote senza guardare, è sufficiente per impennare la ruota dietro in frenata; quella in curva ottima, anche sul bagnato.
Fin qui, nulla di imprevedibile.
Da un copertoncino racing è d’altra parte normale aspettarsi prestazioni ottime (anche se, forse, non così elevate come quelle dei Vittoria Corsa Graphene) e, come prezzo necessario della velocità, una certa fragilità.
Sfiducia sulla resistenza che in questo caso è del tutto mal riposta: io sono arrivato (finora) a 4.000 km, inclusi un centinaio su strade bianche o sterrati malmessi, con una sola foratura (peraltro la più idiota della mia vita … gomma a terra dopo che il meccanico l’ha tolta dal cavalletto per una registrata al cambio !), oltre ad una causata dal surriscaldamento del cerchione scendendo dal Cornizzolo in notturna (caso troppo particolare per fare statistica).
Il copertoncino posteriore è rimasto perfetto per i primi 2.000 km, poi si è via via lisciato e squadrato; anche oggi comunque la scorrtevolezza e la tenuta sono ottime (ancora non mi è capitato di perdere aderenza in frenata). La struttura della gomma in ogni caso è rimasta integra e direi che qualche chilometro può ancora farlo (arriviamo fino ai 5.000 km ?).
Quello davanti, dopo 4.000 km, è invece ancora in ottime condizioni .
Insomma, velocissimi, senza pagare niente in termini di robustezza e durata … non si può chiedere di più.
Solo un’idea, peraltro ovvia, mi viene; vista la differenza di usura tra il copertoncino anteriore e quello posteriore, per ovvi motivi, non è tempo di creare mescole differenziate per l’uno e l’altro che consentano un consumo più omogeneo, come fa ad esempio la Metzeler per le gomme delle moto ?
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AGGIORNAMENTO 27.11.2016: dopo una pedalata su strade sporche ed invase da 15 giorni di pioggia, a 4.102 km percorsi il copertoncino è arrivato alla struttura ed è arrivata la seconda foratura, che ha sancito il passaggio ai Michelin Power Competition.
Piccolo test empirico di velocità scendendo dalla Napoleona sfruttando solo la forza di gravità: con i Vittoria Corsa Graphene vecchi di 4.000 km e con la gomma posteriore afflosciata dalla foratura 1′ 10”, con i Michelin Power Competition nuovi di pacca sempre 1′ 10” … a parità di condizioni di manutenzione, mi sa che non c’è confronto anche numeri alla mano.
Vediamo per la durata e la tenuta in curva.
[…] i Michelin Power Competition il mio dubbio esistenziale è se siano più veloci i Michelin o i Vittoria Corsa Graphene, che sono ormai diventati il punto di riferimento per ogni discorso sulla scorrevolezza dei […]
Ciao, secondo me siam proprio lì, anzi, i Power Competition, dati scientifici alla mano (prove sui rulli) hanno mostrato un risparmio circa di 10 watt. Io il primo a pensare ad una trovata solo pubblicitaria: prima di provarli.
Parlando solo di sensazioni, secondo me i Vittoria sono un attimo più veloci, i Michelin più morbidi e migliori in curva. di certo entrambi sono molto meglio di tutti gli altri che ho provato (e mi piacerebbe provare i nuovi Pirelli, per avere un termine di paragone in più). Ma sono solo sensazioni.
Simone, le stesse mie sensazioni. Mai smesso di usarli da 2 anni a questa parte. Ora sono passato ai Corsa Control, su consiglio del mio meccanico che si trovava sprovvisto di Corsa normali. Tenuta in curva ancora migliore. Riguardo l’usura diversificata un consiglio: ogni 500/600km inverti anteriore con posteriore (come sulle auto) e l’usura sarà più omogenea.
Giovanni
p.s. concordo su tutto riguardo la tua presentazione, specialmente in merito ai “fenomeni” delle GF!!!
Grazie del commento e grazie del consiglio. Con la seconda coppia di copertoncini, intanto, ho sostituito il posteriore a 3.500 km e tenuto l’anteriore, che è ancora nuovo, e vado alla grande.
ciao!